TERAPIA FAMILIARE E ADOLESCENZA: perché scegliere una terapia sistemica?
L'adolescenza è una fase talvolta turbolenta, all'interno della quale avvengono molti cambiamenti, alcuni più intensi altri meno, ma tutti indispensabili. Queste trasformazioni spesso definisco una fase della vita particolarmente delicata e faticosa in primis per l'adolescente ma anche per la sua famiglia.
Come possono manifestarsi queste fatiche?
In questa fase di transizione e di profonda trasformazione, si possono manifestare nei ragazzi alcune problematiche che talvolta comportano l'insorgenza di "sintomi" di vario tipo. Tra i più frequenti si evidenziano: eccessiva ansia, abbassamento significativo del tono dell'umore e depressione, ritiro sociale, autolesionismo, scatti di rabbia frequenti ed eccessivamente intensi, dipendenze (da sostanza, da internet, ...) disturbi alimentari e comportamenti devianti (furti, atteggiamento ostile, ...)
Quali possono essere le conseguenze dei sintomi non trattati?
Queste manifestazioni comportamentali di disagio, se non riconosciute e affrontate in tempo, possono diventare pervasive e intaccare diversi ambiti di vita (scuola, amici, famiglia, ...) non solo per l'adolescente, il quale attraversa una fase importante per la definizione della propria identità, ma anche per l'intero nucleo familiare.
L'adolescenza può essere un periodo difficile per l'intera famiglia.
Anche la famiglia spesso attraversa una fase di transizione nella quale i genitori possono essere messi a dura prova anche dai cambiamenti evolutivi dei loro ragazzi. In questi casi, emerge il bisogno dei genitori di comprendere cosa accade nella mente dei ragazzi e come sostenerli nel modo più funzionale per tutta la famiglia.
Perché diventa utile la terapia sistemica e familiare?
Pertanto, la famiglia stessa diviene il luogo elettivo di accesso alla terapia: la famiglia ha bisogno di adattarsi ai cambiamenti, aiutando i propri ragazzi ad assolvere i compiti evoluti caratteristici di questa fase (es. aumento dell'autonomia, adattamento alle trasformazioni del corpo, socializzazione con il gruppo dei pari, nascita dei primi rapporti affettivi e sessuali, ecc.), senza compromettere lo sviluppo e il benessere individuale di ogni membro del nucleo.
Come poterli aiutare nel migliore dei modi? Come prendersi cura dei figli e, contemporaneamente della coppia genitoriale e di se stessi?
Proprio per questi motivi, le ricerche passate e recenti (Stratton&Schepisi, 2017) mettono in evidenza l'importanza di coinvolgere sia gli adolescenti che i genitori nella stanza di terapia e l'efficacia dei trattamenti strutturati secondo l'ottica della terapia sistemico-relazionale.
L'obiettivo dell'intervento terapeutico è, infatti, quello di supportare il riadattamento e la ripresa evolutiva sia dell'adolescente che dell'intero nucleo familiare.
Per fare ciò, è necessario promuovere un cambiamento, non solo nel giovane paziente, ma anche nel suo contesto di crescita, coinvolgendo anche i genitori ed eventualmente anche altre figure significative (come ad esempio insegnanti, fratelli, etc).