La comunicazione in famiglia: l'importanza di leggere fra le righe

25.02.2023

"È impossibile non comunicare". Questa celebre frase, pronunciata da Watzlawick, uno dei maggiori esperti di comunicazione umana, ci dice una cosa estremamente importante, ovvero che tutto il comportamento è comunicazione, anche quello silenzioso e inconsapevole.

È molto importante essere a conoscenza di questa apparentemente piccola e semplice frase poiché ci restituisce una chiave di lettura cruciale sui comportamenti disfunzionali, anche in famiglia.

Ma andiamo per gradi.

Cos'è la comunicazione?

Il termine comunicazione deriva dal latino com, cioè con, e munire, cioè legare e indica il trasferimento di informazioni. Nel suo significato originale, comunicare significa mettere in comune, cioè condividere pensieri, opinioni, esperienze, sensazioni e sentimenti con gli altri.

Ci riferiamo quindi alla comunicazione interpersonale, quel tipo di comunicazione che vede come protagonisti due o più individui e che si basa su una relazione di qualsiasi tipo tra gli interlocutori.

I tre livelli della comunicazione

Esistono tre principali tipi di comunicazione:

  1. La comunicazione verbale, riguarda la scelta delle parole e la costruzione logica delle frasi, secondo le strutture grammaticali e sintattiche della propria lingua.
  2. La comunicazione non verbale e riguarda tutto quello che si trasmette attraverso la propria postura e i propri movimenti o attraverso la posizione che si occupa nello spazio. Comprende inoltre mimiche facciali, sguardi, gesti e posture, ma anche andature e abbigliamento. È il cosiddetto linguaggio del corpo.
  3. La comunicazione paraverbale, e concerne la voce (tono, volume, ritmo), ma anche le pause, le risate, il silenzio ed altre espressioni sonore, come ad esempio tamburellare sul tavolo o emettere suoni. Riguarda il modo in cui la comunicazione viene espressa. Nel messaggio scritto la comunicazione paraverbale riguarda l'uso della punteggiatura, che ha lo scopo di inserire il ritmo della frase.

Codici analogici, codici numerici

La comunicazione umana è composta da codici analogici (talvolta inconsapevoli) e numerici (consapevoli).

La comunicazione analogica rappresenta ogni comunicazione non verbale (anche le posizioni del corpo, le espressioni del viso, i gesti) ed è necessaria per veicolare e definire la relazione, mentre il linguaggio numerico costituito dalle parole, che servono a scambiare informazioni e trasmettere la conoscenza, è adatto a veicolare il contenuto. Non tutta la comunicazione analogica è consapevole, perché governata in gran parte da un'area del nostro cervello antica, su cui non abbiamo molto controllo.

In qualsiasi tipo di comunicazione, gli elementi che danno il reale significato alla frase emessa o all'informazione trasmessa sono riconducibili alla comunicazione analogica.

Ad esempio, se chiedessimo ad un nostro amico che cosa ne pensa della nostra nuova giacca, e lui rispondesse "molto bella" (codice numerico) scoppiando a ridere (analogico), capiremmo che, forse, il vero significato è esattamente l'opposto: la nostra giacca non è apprezzata. E ancora, se vedessimo un amico piangere e gli chiedessimo "perché piangi, cosa è successo?" e lui rispondesse "niente", dedurremmo il suo stato d'animo dal suo comportamento, non certo dalle sue parole.

L'importanza del non detto

È dunque importante ricordarsi che la vera comunicazione è quella che avviene tra le righe, in ciò che noi non diciamo. È lì che spesso si annidano i reali pensieri, desideri e le nostre idee e credenze. É spesso il nostro atteggiamento, il nostro comportamento, anche quando incoerente o disfunzionale/doloroso, che invia un reale messaggio al contesto, non solo quello che noi diciamo.

È proprio nel non detto che sostano le nostre emozioni e i nostri sentimenti. È proprio nel non detto che va ricercata l'autenticità di sé stessi e dell'altro.

La comunicazione in famiglia

Per quanto detto sopra possiamo intuire quanto a volte le nostre esatte parole non coincidano con ciò che proviamo veramente o ciò che vogliamo veramente comunicare. Per questo motivo è molto importante esercitarsi nelle relazioni ad andare al di là del mero contenuto delle frasi che vengono dette e provare a chiedersi, nel caso di circostanze comunicative critiche, quale è il vero significato, il vero messaggio, che sosta dietro le parole dette?

Durante una comunicazione critica o che sentiamo che sta per innescare un'escalation, proviamo a chiederci:

  • il mio interlocutore voleva dirmi meramente ciò che ha detto o il contenuto del messaggio è soprattutto un altro?
  • Quale è il vero significato del suo messaggio?
  • Cosa vuole veramente comunicarmi con il suo comportamento?

Considerando il comportamento come veicolo di un messaggio dobbiamo allora provare a chiederci quali sono i significati profondi di alcuni comportamenti disfunzionali e di alcuni "sintomi". È allora altrettanto importante, a seguito di un gesto incoerente o che desta la nostra attenzione (come, ad esempio, un figlio che risponde sempre male, una figlia che ha un comportamento alimentare bizzarro, dei tic improvvisi,...) chiedersi cosa c'è dietro a quel gesto, quale può essere la comunicazione che si nasconde al di là del comportamento.

Questo sguardo sull'altro equivale, non tanto a chiedersi cosa devo fare per eliminare quel comportamento, ma perché esiste quel comportamento. É solo attraverso una comprensione reale delle intenzioni sottostanti al comportamento e alle comunicazioni verbali che possiamo gestire alcune problematiche relazionali.

L'importanza del professionista

Questo tipo di lettura del linguaggio comunicativo non è facile da sviluppare in autonomia e implica un costante allenamento nella vita di tutti i giorni. Imparare o potenziare questa capacità comunicativa può non essere un processo scontato e richiede, a volte, l'aiuto di un professionista che la favorisca.

Se stai riscontrando dei problemi nella comunicazione in famiglia o non riesci a comprendere alcuni comportamenti del partner o del/la figlio/a nel contesto familiare, rimani sintonizzato per altri consigli o prova a chiedere ad un professionista diaiutarti a potenziare le tue capacità comunicative.

Noi siamo a disposizione per una consulenza, scrivici alla mail terapiafamiliarepavia@gmail.com! 

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