Il ruolo dell’attaccamento nella genitorialità adottiva
Attaccamento e adozione: quando i primi tempi sono difficili
L'attaccamento è una caratteristica fondamentale del legame del bambino con una figura primaria di riferimento che si sviluppa prevalentemente nel corso del primo anno di vita. Grazie alle continue interazioni quotidiane con l'adulto affettivamente significativo, il bambino sviluppa e interiorizza un'immagine di sé stesso, dell'altro e della relazione tra entrambi. Il modello di attaccamento influisce quindi sul modo di pensare, di gestire le emozioni e di stare in relazione anche successivamente, durante la vita adulta, in particolare nei confronti di persone affettivamente significative.
In linee generali si possono distinguere 3 grandi macro-categorie di attaccamento: 1) Sicuro (considerato come fattore di protezione per lo sviluppo); 2) Insicuro (divisibile in Ambivalente ed Evitante) e 3) Disorganizzato (considerato come possibile fattore di rischio per lo sviluppo dell'individuo).
Nonostante lo stile di attaccamento, sviluppato nei primi mesi di vita diventi una modalità piuttosto stabile di stare al mondo, non è immutabile e si può modificare (guadagnando o perdendo sicurezza) attraverso esperienze di vita successive con persone con cui si costruiscono legami importanti.
È qui che entra in gioco l'importa della genitorialità adottiva per quanto riguarda la possibilità di modificare l'effetto delle prime esperienze affettive avverse che spesso i bambini in adozione vivono prima di arrivare nelle loro famiglie. Infatti, nel periodo preadottivo, i minori vivono la separazione dalla loro prima figura di attaccamento, e purtroppo, spesso attraversano esperienze di abbandono, lutto e/o trascuratezza di carattere traumatico. Infine, prima di arrivare nelle famiglie, molti di loro trascorrono periodi variabili di tempo in istituti, a contatto con diverse figure adulte che devono accudire un elevato numero di bambini e che cambiano costantemente a seconda dei turni di lavoro.
I dati di ricerca dimostrano una maggiore percentuale di attaccamento insicuro e disorganizzato di questi bambini derivato da esperienze precoci in cui l'altro è rappresentato come poco accessibile emotivamente, imprevedibile, inaffidabile o addirittura spaventante nella relazione, mentre la concezione di loro stessi rischia di essere quella di sentirsi poco meritevoli di essere amati e curati.
Adozione e attaccamento: cosa succede?
L'arrivo del bambino nella famiglia adottiva costituisce una nuova opportunità per compensare gli effetti delle precedenti condizioni di cura e per formare nuovi legami di attaccamento, che aumentino le probabilità di uno sviluppo socio-emotivo e comportamentale più adattivo.
Infatti, numerosi studi hanno rilevato un recupero significativo dei bambini istituzionalizzati a livello di crescita, di sviluppo cognitivo e a livello di attaccamento con la conseguente diminuzione dello stile insicuro e disorganizzato.
Certamente, insieme allo stile di attaccamento dei bambini, esistono altri fattori che influiscono sulla qualità del nuovo legame e sullo sviluppo del bambino come sono il temperamento e lo stile di attaccamento dei genitori stessi. Gli adulti con attaccamento sicuro hanno di fatto una maggiore probabilità di essere dei genitori sensibili, che colgono i bisogni del bambino, rispondendo in tempi e modi adeguati, riuscendo a svolgere la loro funzione di base sicura.
L'adozione diventa quindi un'esperienza trasformativa e riparativa del legame di attaccamento che aumenta la probabilità di uno sviluppo funzionale in diversi ambiti (socio-emotivo, comportamentale, cognitivi, ecc.) aumentando la probabilità di benessere nella vita del bambino e del futuro adulto.
Aspetti specifici della genitorialità adottiva:
Come per tutti i tipi di genitorialità, quella adottiva attraversa le solite fasi evolutive della vita dei figli e della coppia. Allo stesso tempo, i genitori adottivi devono tenere conto dell'effetto delle esperienze preadottive dei loro figli. In alcuni casi, avendo sviluppato modelli comportamentali a misura delle loro prime condizioni di vita, il loro adattamento nella nuova famiglia può comportare alcune difficoltà nell'affrontare delle possibili situazioni conflittuali di carattere emotivo-comportamentale a cui è difficile rispondere in modo adeguato e sensibile. Questi momenti di difficoltà possono sorgere poco dopo l'arrivo del bambino oppure in alcuni momenti della storia di vita (es. adolescenza) o in certi momenti critici della famiglia (es. inserimento a scuola).
La capacità di essere sintonizzati sui bisogni dei figli è fondamentale in qualunque tipologia di genitorialità e in quella adottiva dovrà tenere conto dell'importanza delle esperienze, spesso avverse, che molti bambini in adozione vivono prima di arrivare in famiglia. Pertanto, gli interventi a sostegno della genitorialità adottiva hanno l'obiettivo di sostenere i genitori nella formazione di un legame di attaccamento sicuro con il proprio figlio, aiutando loro a rispondere in modo efficace e sensibile ai bisogni del bambino e alle eventuali sfide di tipo emotivo-comportamentale che potrebbero presentarsi nelle diverse fasi di sviluppo.
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