FAMIGLIE ED EMOZIONI: alcune cose da sapere per sostenere lo sviluppo emotivo dei nostri figli
Come succede per altri aspetti dello sviluppo, anche nel caso delle emozioni, la famiglia risulta essere il contesto primario nel quale queste si esperimentano, si esprimono e si gestiscono. Lo sviluppo emotivo è particolarmente importante per vivere bene le relazioni e nella costruzione di un'immagine di sé positiva e funzionale. Un bambino, e ancora di più un adulto con una buona competenza emotiva, interagisce in modo consapevole con il contesto, reagendo adeguatamente alle diverse situazioni, felici o dolorose che esse siano.
Come si può favorire lo sviluppo emotivo del figlio?
Tanto per iniziare, per risultare credibili e offrire un ambiente sereno, è importante che i genitori abbiano una competenza sufficientemente buona delle proprie emozioni. Riconoscerle, esprimerle e regolarle in modo adeguato facilita la capacità degli adulti di sintonizzarsi emotivamente con i propri figli e di capire i loro bisogni. A questo scopo, è bene affrontare tutti gli aspetti irrisolti della propria storia familiare e di vita per garantire quella consapevolezza sul proprio funzionamento emotivo ed essere pronti ad accogliere le emozioni dei figli. Per questo motivo, se dovessimo sentire che i vissuti in famiglia innescano in noi reazioni emotive difficili da gestire (es. eccessiva ansia, rabbia), sarebbe opportuno rivolgersi a un professionista per capire come fare ad aiutare noi stessi e di conseguenza anche gli altri membri della famiglia.
Quando siamo a posto con le nostre emozioni, siamo in grado di riconoscere e regolare le manifestazioni emotive dei nostri figli. Così facendo, i bambini si sentiranno riconosciuti, compresi e al sicuro, in presenza di un genitore che accoglie le sue emozioni e le contiene in modo che non risultino sopraffacenti. Pensiamo per esempio a quanto sia importante capire una determinata paura di nostro figlio (es. della scuola, del buio) per rassicurarlo oppure saper cosa fare per aiutarlo a regolare uno scoppio di rabbia o frustrazione in un determinato momento.
Quali emozioni si condividono
in famiglia?
La risposta, come ben potrete immaginare, è: Tutte. È molto importante che l'ambiente familiare sia un luogo sicuro dove tutte le emozioni sono riconosciute e validate. Non ci sono emozioni giuste o sbagliate. Le emozioni sono sempre valide in quanto sono espressione dei nostri bisogni e per questo motivo è necessario ascoltarle. Quello che può essere opportuno fare è porci come modello e indicare le modalità più adeguate di gestirle o esprimerle senza creare problemi né sofferenza a sé stessi e/o agli altri.
Il genitore diventa maestro della regolazione emotiva:
Ognuno di noi (adulti) abbiamo la capacità di fare qualcosa per regolare le proprie emozioni quando diventano troppo intense. In questi casi, alcune persone decidono di farsi una passeggiata, altre di telefonare a un amico o una amica, altre possono decidere di ascoltare un po' di musica o di farsi un bagno caldo. Il modo in cui ognuno di noi regola le emozioni forti dipende dalla persona o dalla situazione. L'importante è conoscersi e sapere cosa ci fa bene quando ci sentiamo troppo arrabbiati, delusi o altro.
In assenza di queste competenze emotive, anche gli stessi adulti possono correre il rischio di sfogare le proprie emozioni (magari neanche ben identificate) in modi più problematici e disfunzionali. Pensiamo per esempio a quando vediamo una persona che si comporta in modo violento, spinto dalla rabbia oppure quando qualcuno si blocca, vittima della sua eccessiva ansia. Tutti questi sono alcuni possibili modi, piuttosto disfunzionali, di sfogare e gestire le emozioni che spesso ci allontanano da una possibile soluzione.
I bambini piccoli non hanno questa capacità di autoregolarsi e hanno bisogno del genitore per dare un significato alla propria emozione ed essere contenuto e guidato nel processo di regolazione. Un genitore regolato e sensibile è in grado di accogliere i segnali emotivi del figlio (espressi molte volte attraverso il comportamento e non con la parola) e aiutarlo a superare la situazione. È piuttosto intuitivo la ricaduta importante che questi aspetti hanno sul clima familiare e sulle abilità emotive e relazionali di ogni individuo.
L'importanza del lessico emotivo e della condivisione familiare:
Per facilitare lo sviluppo emotivo, sarà importante l'utilizzo di un adeguato vocabolario che permetta di descrivere e di condividere i diversi stati emotivi tra i diversi membri della famiglia, compatibilmente con l'età di ognuno di loro. Nominare le emozioni per il loro nome può essere il primo passo verso un loro riconoscimento e la loro gestione. Più parliamo con i nostri figli su come si sentono, più facilitiamo il loro sviluppo. Anche quando sono piccoli e non sanno esprimersi bene, dobbiamo essere noi ad aiutarli a mettere parola al loro modo di sentirsi. Frasi come "secondo me sei arrabbiato perché sei stanco, vieni che ti prendo in braccio" oppure "ti vedo troppo silenzioso, forse sei deluso perché il tuo amico non è venuto a casa" offrono un'ipotesi di come si sentono i figli e sottolineano la presenza empatica e rassicurante dell'adulto.
In sintesi, nello sviluppo emotivo dei bambini sono tanti i fattori da considerare e tra questi uno fondamentale e l'ambiente familiare e la relazione tra figli e genitori. Dalla qualità emotiva all'interno di queste relazioni, dipenderanno aspetti molto importanti come l'immagine di sé, la fiducia nell'altro e lo sviluppo sociale del bambino. Per questo motivo, risulta particolarmente importante prendersi cura delle proprie emozioni e di quelle dei nostri figli.